I giganti del web aumentano i loro profitti durante la pandemia

 






Il mondo si è fermato con l'emergere della pandemia e come in una dimensione apocalittica ogni abitante del pianeta ha assistito ad un fenomeno terribile confinato fino a questo momento soltanto nei libri di storia. La diffusione di un virus letale, cioè, che miete vittime e appare inarrestabile era legata a vicende di un lontano passato che nessuno, ad eccezione degli scienziati, avrebbe mai potuto immaginare ricapitasse. Nella fase iniziale l'assenza di un vaccino capace di contrastare gli effetti spesso mortali del coronavirus ha imposto ai governi di ogni paese l'adozione di provvedimenti severi sopra la circolazione della gente. Le chiusure delle attività commerciali talvolta per lunghi periodi e altre volte intervenute ad intermittenza hanno certamente sconvolto l'economia mondiale riducendo alcuni settori ad una condizione di grave recessione. In particolare l'ambito della moda e del turismo è stato devastato dalle restrizioni stabilite dalla politica internazionale e soltanto i brand famosi sono stati in grado di resistere a questo spaventoso immobilismo economico. Tuttavia anche nel caso delle grandi aziende si sono registrate perdite eclatanti e scelte del tutto inaspettate come ad esempio la chiusura quasi immediata da parte di Zara di almeno 1.200 negozi in ogni parte del mondo. La ristorazione e le strutture ricettive, poi, non potendo godere per un periodo non breve nemmeno del turismo autoctono hanno visto molti imprenditori definitivamente rinunciare in molte circostanze a proseguire la loro attività.  


GOOGLE, AMAZON E FACEBOOK NON HANNO RISENTITO DELLA PROFONDA CRISI ECONOMICA

La vita reale nella quale ci muoviamo quotidianamente si è arrestata di fronte alla diffusione di un virus che richiedeva forti precauzioni e netti impedimenti alla libertà di circolazione per evitare l'espandersi senza controllo dei contagi. Il che vuol dire che buona parte delle attività commerciali sono state obbligate a rafforzare la loro presenza sul web e quelle imprese che già fondano il loro giro di affari esclusivamente sulle dinamiche della rete hanno verificato un aumento dei guadagni da capogiro. Se pensiamo ai colossi di internet quali Facebook, Google e Amazon ci accorgiamo che le loro entrate sono esponenzialmente cresciute durante la fase pandemica e le loro quotazioni nelle Borse internazionali salite a vertici inimmaginabili. Il virtuale per miliardi di persone costrette a casa o limitate vistosamente nei loro spostamenti ha rappresentato l'unica occasione per relazionarsi con la realtà esterna. Pertanto gli acquisti online e perfino le conversazioni tra familiari e amici sono state consentiti dalla rete che ha unito sia pure a distanza individui e imprese obbligati a praticare una forzata antisocialità. La vaccinazione di massa in corso in gran parte del pianeta sta aiutando i paesi ad uscire da questa crisi economica fermo restando che per il recupero di dinamiche sociali e lavorative per così dire normali occorrerà purtroppo attendere ancora del tempo.